La conservazione del patrimonio architettonico. Nell’ambito della quotidiana attività dell’uomo presentano uno specifico carattere che le differenzia da quello delle altre “arti maggiori, scultura e pittura”. Si tratta della utilitas, cioè l’attitudine di queste opere ad essere direttamente impiegate all’interno del vivere pratico degli uomini. Esse hanno, dunque, una valenza utilitaria che si perpetua in virtù di quella che è la funzione precipua dell’architettura, ma altrettanto chiaramente nel corso del tempo alla utilitas si affianca tutta una serie di ulteriori valori, legati agli aspetti formali e storico-artistici dell’opera stessa. Ecco quindi che gli antichi palazzi non si limitano ad essere dei semplici edifici, ma sono altresì dei beni culturali che, in quanto tali, rappresentano un importante patrimonio per la collettività. Il restauro del patrimonio architettonico, oltre a comportare il recupero della sua consistenza fisica e materica, deve innanzitutto restituire all’edificio un certo margine di funzionalità, contribuendo a mantenere viva nella comunità la conoscenza e la memoria dell’edificio e della sua storia, in tal senso il restauro comporta il disvelamento di valori non solo storico-artistici e culturali, ma anche di altri che possono essere di volta in volta religiosi, politici, sociali, conomici, antropologici, in una parola i valori della civiltà la cui coscienza garantisce la persistenza della memoria storica e dell’identità di un gruppo sociale o di una comunità.

Il restauro architettonico è un intervento che mira a salvaguardare o riportare alle origini formali e storiche un’opera. Il restauro architettonico riguarda gli interventi eseguiti su edifici parti o semplici elementi di essi, che rivestono interesse storico artistico.

Il restauro conservativo, inteso come operazione necessaria ad arrestare il degrado dell’organismo architettonico o alla ricostruzione di parti mancanti e considerate essenziali per la lettura del manufatto o dell’ambiente architettonico. Questo tipo di intervento permette la fruibilità dell’opera, con la controllata possibilità di modificare l’operato in base agli sviluppi tecnologici del periodo. Intervenire su di una facciata comporta non solo un’opera di pulitura, ma prevede quasi sempre, anche un intervento di restauro. Le attività svolte dallo studio sono da sempre incentrate nel raggiungimento di questi obiettivi.